Slender thigh.: Cime tempestose

febbraio 20, 2014

Cime tempestose

"Se gli sguardi hanno un linguaggio, anche il più stolto tra gli uomini avrebbe capito che ero pazzo d'amore"

Segnale numero 2.
Il mondo ce l'ha con me.

Diamine.

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lovely angels said

•• Relax, girl. This is your life. Live it in your own way.

A volte mi prendo il mio tempo, mi serve. Per pensare, cazzeggiare, sfogarmi, incazzarmi. Fare quello che mi pare. E nessuno mi deve disturbare. E se qualcuno lo fa beh, sclero.

Sono capace. Se voglio, riesco. È una cosa così assurda, che se magari capita una volta che volente, non riesco perchè magari non mi sono impegnata abbastanza…Cedo. E quando cedo mi faccio male. Molto male.

So fare male. So ferire le persone, le uccido psicologicamente. Anche se non lo faccio, ultimamente. Cerco di fare la brava, ma questo sta facendo male a me.

Quando non mi trovo bene mi chiudo, quando mi chiudo perdo tutto. Perdo tutto, non nel senso di me stessa. Ma divento antipatica, intrattabile e scontrosa e questo, al liceo, sta diventando una cosa abbastanza quotidiana, troppo quotidiana. Abituale.

Sono Testarda, Dio se sono testarda. Se decido una cosa deve essere quella. Mi sbaglio? Me ne rendo conto? Io continuo, comunque, per la mia strada.

Mi piace leggere, perchè è un altro mondo, diverso, che esiste. Ma è immaginario. Puoi far accadere quello che ti pare. Hai il Controllo

Mi piace avere il controllo, certo, a tutti. Ma a me in maniera particolare. Se me lo tolgono mi sento persa. E offesa. Ma non un controllo come quello che ti possono imporre i tuoi genitori, i professori, l'arma o altri, il controllo che puoi avere tu. Il controllo del poter dire ciò che penso, il controllo delle mie lacrime, del mio cuore, del mio tutto.

Il mio cuore. Cazzo, voi ne sapete qualcosa? Sono consapevolissima. Troppo. Sono consapevole se qualcuno mi farà soffrire, e quindi lo evito. So quando qualcuno non mi piace, anche se m'attizza e quindi non riesco nemmeno a farmelo. Assurdo, vero? O mi prendo veramente bene o no. Ovviamente questo non mi impedisce di fare la puttana se incontro qualcuno. Poi però non riesco ad andare avanti. In nessun senso.

Sono la persona che sembra avere una sicurezza immensa. La verità? Balle. Sono insicura, non mi è mai capitato, nelle cose serie di riuscire a fare ciò che volevo al primo colpo. Devo sempre pensarci. Questo mi porta a sbagliare o a scegliere un'alternativa di valore minore. Quando ho l'alternativa -perchè in un modo o nell'altro raggiungo sempre tutti i miei obbiettivi- ciò che volevo all'iinizio mi si presenta, lì su due piedi, si offre a me. A volte posso ancora prenderla. Altre no. E rimango fregata.

Si, penso. Sempre continuamente. A ogni cosa. Mi faccio un sacco di seghe mentali. Talmente tante che a volte, se sono con qualcuno e mi chiede di raccontargli qualcosa, a volte mi viene l'imput. Ma mi vergogno. Sono solo mie quelle cose. Sono i miei pensieri, i miei bimbi. Rendono conto solo a me e a nessun'altro. Per questo mi piacciono.

Forse le comincerò a scrivere, sono parte di me. Solo qua, però. Perchè non vorrei mai che qualcuno che conosco le giudicasse.

Litigo. Sempre, appena posso. Mi rende più forte.

Mia madre è la persona a cui tengo di più. Vive di me. Lo so, anche se ho un altro fratello, lo sento che mi è vicina. E amo anche mio fratello, è quel cretino idiota che mi consolerà sempre, ci sarà sempre.

Questa sono io,

Slender thigh.

febbraio 20, 2014

Cime tempestose

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